L’inaugurazione dell’hostario di Gjviano
LA NORMALITÀ DELLA FOLLIA
Sabato 2 dicembre 2016 , è stata inaugurata a Givigliana di Rigolato l’“Hostario Pura Follia”.
Occupa il piano terra della vecchia Latteria, divenuta sede della Proprietà collettiva della Comunità, che l’ha completamente rinnovata con interventi di manutenzione straordinaria e riqualificazione. Oltre al bar-ristorante, con 24 coperti, sono disponibili un ufficio con archivio e una piccola sala multimediale, al primo piano.
Alla festa d’inaugurazione, la sindaca Emanuela Gortan Cappellari, portando i saluti del Comune, ha avuto parole di encomio per l’Amministrazione civica e per il suo Comitato. Ha invitato tutti i presenti – un centinaio di persone giunte da ogni parte della Carnia e del Friuli – a voler ricordare questa giornata speciale, con la neve e con il sole, nella quale si è aperta una nuova attività commerciale, in assoluta controtendenza rispetto all’andamento generale del mondo.
Sandro Cargnelutti, presidente regionale di “Legambiente”, ha consegnato al presidente del Comitato la “Bandiera verde” della Carovana delle Alpi, a suo tempo assegnata proprio come riconoscimento per le attività portate avanti negli anni con successo, a beneficio dei residenti attuali e passati e degli ospiti e nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Infine, il presidente della Proprietà collettiva di Givigliana e Tors, Adriano Faleschini, ha manifestato la propria gioia, non solo per la conclusione dei lavori di recupero dell’immobile, finanziati con i proventi dell’attività boschiva, ma anche per esser riusciti a trovare un gestore locale, professionale e motivato, come Caterina Tamussin di Collina, che sotto coriacea scorza appariva peraltro emozionata.
Durante i festeggiamenti del 2 dicembre, Delio Strazzaboschi, segretario dell’Amministrazione frazionale come pure del Coordinamento regionale delle Proprietà collettive, ha così concluso:
«Grazie, a nome di tutti noi e delle future generazioni, che non potranno vivere su questa terra se non sarà assicurata una gestione patrimoniale di tipo usufruttuario di questi inestimabili Beni comuni di pubblico e generale interesse, in un’ottica di equità intergenerazionale e di rinnovabilità delle risorse».
Leggi qui l’intervista completa.
Clicca qui per scoprire la storia dell’Hostario e la sua recente rinascita.